NUOVA BANCA DELLA CONGREGA "MARIA SS. DELL'ABBONDANZA"

Il giorno 8 settembre 2019 si sono svolte, presso il Santuario  "Maria SS. dell'Abbondanza" e alla presenza del Parroco di Marzano "Don Angelo Schettino" (al centro della foto) le elezioni per il rinnovo del Priore e della Banca. Dalle votazioni, che hanno visto la partecipazione della stragrande maggioranza dei Confratelli, sono stati eletti, in ordine di preferenze, i seguenti candidati:
1 Longobardi Luigia - al centro della foto - Nuova Priora 
2 Sepe Alessandro - Vice priore
3 Corbisiero Francesco 
4 Tuorto Francesco 
5 Della Pietra Alberto

Storia della Congrega marzanese

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    Congrega Maria SS. dell'Abbondanza Clicca sull'immagine per visionare il video: Feste di Marzano nel tempo
  • Festa di Marzano 2010
    Festa di Marzano 2010

In genere, se il fiore all’occhiello di una comunità consiste nella fortuna di aver avuto un illustre concittadino che, con il suo ingegno o attraverso le sue gesta, ha dato lustro al paese natio, per Marzano questo “fiore” è qualcosa di più che un semplice mortale. al di là della carne esiste un’anima, uno spirito, un quid che va oltre l’umano intendimento e che si manifesta, ormai da tempo immemorabile, nella fede verso la Vergine dell’abbondanza. Maria SS. dell’abbondanza è stata e sarà sempre l’orgoglio di ogni marzanese, il faro che dall’alto del suo Santuario illumina da secoli il cuore e la mente di chi le è stato e continuerà ad esserle devoto. e, con ogni probabilità, è ancora lei che guida, quasi spiritualmente, la mano dell’autore il cui intento è solamente quello di

venerarla e lodarla attraverso la realizzazione del presente volume, che, lungi da presunzione, vuole ricostruire e ripercorrere i momenti più significativi che alcuni pii mortali hanno scolpito nella storia della nostra piccola comunità religiosa. l’interesse verso la Mamma dell’abbondanza, trasformatasi nel tempo in vera e propria devozione, nasce da un fortunoso ritrovamento risalente a quasi vent’anni fa. nei primi anni novanta, infatti, ebbi la ventura di imbattermi nel libretto autografo del canonico Giuseppe Crisci dal titolo “Cenno storico del culto di Maria SS. dell’abbondanza”; un opuscolo dato alle stampe nel 1855 e da allora gelosamente custodito da alcuni ingordi concittadini che consideravano un dono particolare e indivulgabile il possesso di una sua copia. Per fortuna, in occasione della festività mariana del 1994, il nostro sensibile parroco don Peppino Manfredi, con l’appoggio morale e materiale del Comitato festa di quell’anno, ha ristampato l’opera consentendone la “collettiva” divulgazione. Si tratta comunque di un antico manoscritto dall’inestimabile valore, le cui fragili pagine, ingiallite dal trascorrere del tempo, serbano alcune fondamentali notizie riguardanti il culto della Vergine. in particolare, il Crisci, nella sua opera, ci tramanda con acume e profonda religiosità il resoconto, a lui di certo pervenuto oralmente e poi documentato, dei fatti che portarono all’incoronazione di Maria SS. dell’ab - bondanza, avvenuta il 29 luglio 1778, e di altri episodi da lui vissuti in prima persona. la lettura di quella storica ed introvabile opera, così ricca di dettagli e minuziose descrizioni, stimolò un lungo peregrinare per archivi alla ricerca di documenti sempre nuovi e non indagati . Per anni ho sfogliato libri e riviste in cerca di storie e articoli che potessero interessarmi. Ho passato al setaccio i fascicoli conservati presso la Curia Vescovile di nola. in altre parole, quel libretto accrebbe la mia sete di conoscenza culminata, a distanza di anni, nella realizzazione di questo “volumetto” per il diletto dello spirito dei marzanesi e di tutti coloro che venerano con devozione la Madonna. il presente lavoro, però, non è solamente una raccolta di antichi documenti e ipotesi sulla nascita del culto di Maria SS. dell’ab - bondanza. in esso vengono anche ripercorsi alcuni fra i momenti più significativi che hanno caratterizzato gli ultimi decenni di vita religiosa del paese. episodi, a volte nefasti a volte gaudiosi, legati comunque al culto della Vergine, come il raccapricciante ed inspiegabile furto avvenuto nella notte fra il 6 e il 7 luglio del 2000 sul Santuario e la recente ristrutturazione di quest’ultimo che ha interessato il campanile, la facciata, il tetto e le tele del sottotetto, le tele laterali e la cantoria Molto probabilmente il volume, così pensato e realizzato, lascerà a desiderare in più parti. di certo, la documentazione richiederebbe un’attenzione diversa: più oculata e più vasta. il tempo, purtroppo, è tiranno: corre velocemente. Si ha la sensazione di non poter contribuire in tempo utile alla scoperta per alcuni o all’approfondimento per altri di quelli che, a mio avviso, sono i valori fondamentali su cui si regge la nostra piccola comunità. Con questi convincimenti si tenta, allora, di dare quel qualcosa di nuovo, pur nella consapevolezza che il presente lavoro potrà non essere esauriente. Pertanto, l’invito che rivolgo ai lettori è semplicemente quello di scorrere queste poche pagine, non per giudicare, ma per recepire le notizie ivi contenute a gloria della Vergine. 

FONDAZIONE DELLA CONFRATERNITA DI MARIA SANTISSIMA DELL’ ABBONDANZA

la storia della Congrega o Confraternita si configura con quella del Santuario. di conseguenza, anche per essa le informazioni scarseggiano. in particolare, quelle relative al periodo antecedente l’incoronazione sono frammentarie e riscontrabili solo in alcune Visite Pastorali dell’epoca oppure in qualche altro prezioso documento custodito presso il Santuario. Una cosa, però, è certa: la data di fondazione della stessa risale all’anno 1718. la notizia è riportata nel “libro delle elezioni degli amministratori della Congrega di Maria SS. dell’abbondanza dal 1818 in avanti, formato dal Priore del 1819 Sig. ferdinando Vecchione”: «L’anno milleottocentosedici (1816) il dì ventisei (26) del mese di maggio giorno di domenica nella Congrega di S. Maria dell’Ab-bondanza […] si è divenuto all’elezione dei nuovi Amministratori, ossia Ufficiali di Banca della medesima confraternita giusta il Rego lamento di essa munito di debita approvazione fin dal milleset tecentodiciotto (1718), epoca della di Lei fondazione, i quali […] ». oltre all’anno di fondazione, si parla anche di un «regolamento debitamente approvato» che la Confraternita si era data sin dalla sua nascita. non è stato possibile recuperare tale documento forse perché non esiste neanche più. tuttavia, si potrebbe tentare di ricostruirne il contenuto, o perlomeno, decifrarne i punti salienti, proseguendo nell’analisi del citato verbale: «[…] i quali debbano durare per un sol’anno cioè dalla prima domenica di Giugno stante sino all’ultima domenica di Maggio dell’entrante anno milleottocentodiciassette (1817); debbano avere la vigilanza sul buon costume dei fratelli, perché siano regolari nella vita cristiana, aver cura dei sacri arredi, e ben regolare il peculio proveniente dalle mesate dei fratelli, aiutarli economicamente negli usi pii ed in suffragi dei trapassati […] ». ebbene, nello stralcio di testo qui proposto, ben si evidenziano i tratti salienti dell’operato della Confraternita, che coincidevano evidentemente proprio con gli articoli chiave dell’originale regolamento. in particolare, rilevano la necessità di un corretto comportamento morale e religioso da parte dei confratelli e l’uso in opere pie che si doveva fare delle entrate (mesate o fitti derivanti da proprietà della confraternita). due punti caratterizzanti, d’altronde, anche l’odierno operato della congregazione.